Archive audio – Bure, 2006 – Compilazione a sostegno degli imputati della notte del 27 luglio 2006.

Originariamente pubblicato il 27 marzo 2020 su manif’est.

La notte del 27 luglio 2006, una cinquantina di attivisti antinucleari hanno lapidato il laboratorio dell’ANDRA. 4 persone sono state arrestate, accusate e condannate. A supporto viene poi pubblicata una compilazione di supporto, che raccoglie una ventina di band DIY della scena anarco-punk orientale.

I seguenti testi e illustrazioni sono tratti dal libretto di questa raccolta. Questo può essere scaricato alla fine dell’articolo.

Ieri sera, una cinquantina di attivisti antinucleari che partecipavano alla preparazione del festival “Decibels contre la poubelle” (Decibels contro la spazzatura), hanno deciso di intervenire davanti ai cancelli dell’ANDRA, questo pseudo laboratorio di ricerca sulla sepoltura di scorie altamente radioattive. (…) Quella sera, si trovarono di fronte a una ventina di poliziotti con il casco, armati di uno scudo o di una telecamera in mano, oltre a una dozzina di guardie di sicurezza.

Una diga di pietra è costruita per bloccare l’accesso al luogo della morte, della paglia è sparsa e messa in fiamme ai piedi dei cancelli, a soli 10 metri dai poliziotti che rimangono impassibili (nemmeno i gas lacrimogeni, niente). Le guardie di sicurezza sono impegnate a spegnere il fuoco con una lancia abbastanza potente. Cogliono l’occasione per innaffiare i manifestanti e l’effetto è immediato: la risposta è con le pietre. Con determinazione, le-gli attiviste-i, quasi tutte-i mascherate-i, sono riuscite-i ad aprire il cancello di sicurezza. I rinforzi sono arrivati con i cani e armati di gas lacrimogeni. Poi inizia un rincorso attraverso campi e rocce che si conclude con 4 arresti muscolari. (…)

“LES PERSONE ARRESTATE NON SONO NÉ VIOLENTE NÉ NON VIOLENTE, HANNO ROSPOSTO A UN IN’GIUSTIZIA SOLO CON POCHI MEZZI A LORO DISPOSIZIONE.”

I 4 accusati di età compresa tra i 20 e i 27 anni sono posti in custodia presso varie gendarmerie del dipartimento della Meuse per 36 ore, (…)

Le accuse contro di loro sono:

– danneggiamento deliberato da lancio di pietre in riunione di 2 veicoli della gendarmeria
– lancio di pietre deliberato in riunione contro dei militari della gendarmeria nazionale
– oltraggio alle autorità pubbliche
– violenza contro una guardia di sicurezza dell’ANDRA

Il processo si svolge martedì 1 agosto, con circa 100 persone che manifestano la loro solidarietà in attesa davanti alla tribuna con uno striscione “Libérez nos camarades” (Liberate le-i nostre-i compagne-i) appeso al muro. Non viene pronunciata alcuna condanna alla pena detentiva, ma la pena rimane severa:

– 10 mesi di sospensione condizionale con 2 anni di libertà vigilata per 3 degli imputati.
– 6 mesi di sospensione condizionale della pena con 2 anni di libertà vigilata per il nostro 4° compagno.

Inoltre, i gendarmi ottengono dal tribunale 500 euro per ogni imputato per i danni fisici e morali subiti in questo caso (i poveri). Quindi per il momento le spese processuali ammontano a circa 5000 euro e un’altra sentenza si terrà nel novembre 2006 per decidere sul risarcimento dei danni finanziari, l’ANDRA chiede 10.000 euro e la guardia giurata ne chiede 15.000 ! Quanto riceveranno?

Le multe saranno comunque elevate, non attacchiamo la lobby del nucleare senza lasciare qualche piuma, ecco perché le-i nostre-i compagne-i hanno bisogno di noi adesso.

Combattere prima di finire tutte-i in prigione.

Scaricare la compilation:

Mp3 seguendo questo link (80.6 Mo)

libretto seguendo questo link (13.6 Mo)

Con il CD sono stati forniti due video:

11/05/2020

    Et sinon, 14 jours avant
    on écrivait ça.

    1/3 – La giustizia ha sorvegliato in modo...

    Reporterre e Mediapart hanno lavorato insieme all’analisi del fascicolo d’indagine sull’«associazione di malfattori» (simile all’associazione sobversiva in Italia). Oggi è apparso un ar...   Lire la suite

    27/04/2020

    Et sinon, le jour même
    on a écrit ça.

    E nel frattempo all’Andra…

    Le misure di confinamento relative al Coronavirus non impediscono ad Andra di continuare ad andare avanti. All’inizio di aprile sono stati osservati dei geologi che hanno effettuato delle mis...   Lire la suite

    11/05/2020