Da Toulouse a Bure : POMA, Téléo e il nucleare

Letto su iaata.info [in francese]

All’inizio del 2022 [1], sarà inaugurato Téléo, la nuova funivia nel sud di Toulouse che collegherà l’Università Paul Sabatier, l’ospedale Rangueil e la zona dell’Oncopole. [2]

Che cos’è Téléo?

Una funivia sviluppata dalla società POMA, leader mondiale del trasporto via cavo, la cui sede è in Isère. POMA è anche coinvolta nel progetto di seppellimento delle scorie nucleari nella regione della Meuse (CIGEO), in quanto è responsabile di portare i fusti radioattivi a 500 metri di profondità. CIGEO è il più grande progetto industriale europeo. Proponendo una soluzione pronta per la gestione delle scorie nucleari, di cui non si sa cosa fare da decenni, CIGEO permette all’industria nucleare in Francia di continuare (progetti di mini centrali e nuovi EPR). È una soluzione incerta e pericolosa, che lascia ancora una volta il problema alle generazioni future. Con inchieste pubbliche che sono una presa in giro, acquisti di coscienza [3], visite scolastiche al laboratorio, operazioni repressive su oppositor* e abitant*, questo progetto cerca di insediarsi definitivamente inquinando il suolo per millenni. Si tratta di non fermare la corsa al produttivismo e all’innovazione che giova solo allo sviluppo del capitalismo.

Riportiamo qui un appello ad azioni contro POMA, per denunciare la partecipazione attiva di questa azienda al progetto di interramento delle scorie nucleari a Bure. Né qui, né altrove! Poma, vai a farti seppellire! Più informazioni su enfouissons-poma.info/ [in francese] e su bureburebure.info/category/italian [in italiano]

High-tech e urbanizzazione greenwashed

A Toulouse, con Téléo, Tisseo [4] promuove la realizzazione di un “trasporto dolce, ecologico e sicuro“. “Téléo mantiene la promessa di una metropoli meno congestionata e più respirabile. È pulito, efficiente dal punto di vista energetico, particolarmente silenzioso e si fonde con il paesaggio“. Un elemento della loro campagna di greenwashing, con il loro programma di transizione agroecologica dove quasi 1.600 alberi saranno piantati a Pech David. Uno scherzo, mentre partecipano ancora all’urbanizzazione. Un’altra innovazione scintillante, un’altra stupida sfida di attrattiva internazionale, che pretende di essere ecologica mentre va a energia nucleare e le sue attrezzature high-tech hanno bisogno dell’estrattivismo per essere sviluppate.

Parallelamente a Téléo, l’aumento della rete urbana, che preannuncia l’imborghesimento, continua con la costruzione della terza linea di metro Toulouse aérospace express. Sempre più trasporti per rendere i dipendenti puntuali e disponibili, e parallelamente sempre più controllori di biglietti Tisseo per far capire a chi dà fastidio che nessun errore sarà permesso nella città del futuro.
Questa stessa città, dove nel 2017-2018 una navetta autonoma Easymile (sviluppata da una società di Toulouse) è stata testata sulle Allées Jules Guesde (vicino al Palazzo di Giustizia), in collaborazione con Toulouse Métropole. Oggi, una nuova navetta Easymile funzionerà per 2 anni all’Oncopole, ora su una strada pubblica aperta a tutti i veicoli. [5]

Toulouse sta diventando sempre più innovativa, e continua a muoversi dietro la patina del trasporto pubblico verso il trasporto del futuro, individuale o collettivo, purché sia redditizio ed elettrico. Recentemente, per esempio, Tisséo e l’operatore Allego hanno installato sistemi di ricarica dei veicoli elettrici in tutti i terminal della metropolitana (Ramonville, Borderouge, Balma-Gramont, Basso Cambo). [6]

Un nuovo giocattolo per l’immagine della città

Téléo sembra essere un vero gadget nella corsa all’attrattiva tecnologica e alla competitività tra le città, come a Grenoble, dove POMA sta anche costruendo una funivia, destinata ad aumentare l’influenza dei suoi centri di innovazione tecnologica spostando gli ingegneri. [7] Inoltre, Téléo si presenta come “la più lunga funivia urbana di Francia, unendosi al circolo chiuso delle grandi città che hanno scelto questa modalità di trasporto, come New York, Rio e Barcellona“.

Con il prossimo arrivo della linea LGV che collegherà Toulouse a Parigi in tre ore, tutta questa piccola tecnologia farà tremare di eccitazione il trio di dirigenti parigini venuti a investire nel Grand Matabiau (TESO, che ha cambiato nome per riciclarsi), non lontano dalla futura torre Occitanie, alta 150 metri, che li accoglierà all’uscita della stazione. Il quartiere di Bonnefoy è in fase di gentrificazione: distruzione massiccia del vecchio quartiere della stazione, sfratto dei/delle resident* indesiderat*, costruzione di un quartiere commerciale e di lusso, negozi biobio che vanno bene oltre alla torre Occitanie… [8]

Per la salute, davvero?

Va notato che uno degli argomenti per giustificare l’esistenza di Téléo è un supposto miglioramento dell’accesso alle cure sanitarie, dato che dovrebbe collegare l’ospedale di Rangueil all’Oncopole e all’Università Paul Sabatier (scienze, tecnologie, salute e sport). Tuttavia, la crisi del corona ha esacerbato quanto le cose vadano male negli ospedali a causa dell’austerità sociale: le operazioni sono state rimandate, i letti chiusi e i/le lavorator* temporane sono stat* utilizzat* per compensare i burn-out [9]. A questo si aggiunge il disprezzo per il personale infermieristico che è stato licenziato per aver rifiutato l’applicazione del green pass. Questa preoccupazione viene avanzata solo per far passare un progetto appariscente, se fosse reale gli investimenti sarebbero fatti diversamente. Che senso ha impiegare 10 minuti in meno per andare in ospedale se i piani sono vuoti?

Dicono di avere a cuore la salute, ma l’Oncopole è stato costruito sul terreno inquinato dell’ex AZF dopo l’esplosione del 2001 [10], in barba alle associazioni dei/delle residenti locali che non lo volevano. [11] [12]
Nel caso di AZF, come in quello di Bure, troviamo la stessa logica capitalista: creare industrie nocive e demenziali e proclamare che tutto è sotto controllo, con il massimo disprezzo per le popolazioni e il resto del mondo vivente.

Con Téléo, Toulouse brandisce sempre più il sogno della città connessa e igienizzata, dove le auto elettriche sono sempre più in circolazione, le telecamere sono onnipresenti e il numero di poliziotti è in costante aumento. Un sogno elettrico che ha bisogno di sempre più energia per esistere, compresa quella fornita dall’industria nucleare, tenuta in vita da progetti mortali come Cigéo. Troviamo POMA ad entrambe le estremità della catena, nell’interramento delle scorie nucleari a Bure e nella produzione di gadget high-tech qui.

Contro l’avvelenamento del mondo e delle nostre vite
Contro il nucleare contro POMA contro la città contro Tisséo contro Moudenc [13]

Note

[1] https://www.ladepeche.fr/2021/09/29/toulouse-pourquoi-teleo-ne-sera-mis-en-service-que-debut-2022-9820517.php

[2] Compresi, tra gli altri, Sanofi, Pierre Fabre, l’IUCT Oncopole, un centro di ricerca sul cancro costruito sull’ex complesso chimico AZF dopo l’esplosione del settembre 2001.

[3] Attraverso il Groupement d’Intérêt Public (GIP), una corruzione di 30 milioni di euro di sovvenzioni distribuite sia a Meuse che a Haute-Marne, ogni anno da lontano, per far accettare l’installazione di CIGEO, anche se CIGEO non è ancora stato convalidato.

[4] Rete di trasporto pubblico di Toulouse e del suo agglomerato

[5] https://www.ladepeche.fr/2021/03/02/toulouse-une-navette-autonome-experimentee-a-loncopole-une-premiere-mondiale-9403825.php

[6] https://www.tisseo.fr/sites/default/files/cp/CP_mise_en_service_nouveau_systeme_recharge_vehicules_electriques_PR_Balma_Gramont_def_0.pdf

[7] https://bureburebure.info/poma-de-discorde/ ; https://enfouissons-poma.info/Action-collage-dans-Grenoble

[8] Maggiori informazioni su https://antiteso.noblogs.org

[9] https://attaque.noblogs.org/post/2021/08/10/toulouse-contre-les-marchands-de-la-sante/

[10] Nel settembre 2001 a Toulouse, in una zona urbanizzata, un deposito di 300-400 tonnellate di nitrato d’ammonio della fabbrica AZF è esploso, uccidendo trentuno persone, ferendone duemilacinquecento e causando gravi danni materiali. Maggiori informazioni su https://iaata.info/Pour-les-catastrophe-es-de-Lubrizol-quelques-bribes-de-memoires-de-la-3620.html

[11] https://fr.wikipedia.org/wiki/Explosion_de_l%27usine_AZF_de_Toulouse#cite_ref-19

[12] Il dossier dell’inchiesta pubblica di Téléo indica che “il sito di Oncopole si trova su ex terreni industriali, la fabbrica di polveri di Braqueville, la Grande Paroisse (AZF) e Tolochimie. Il progetto si affaccia anche sul sito delle fosse di zavorra, corpi d’acqua artificiali sulle rive della Garonna dove venivano immerse le polveri B utilizzate per le munizioni durante la prima guerra mondiale” http://www.tisseo-collectivites.fr/projets/teleo

[13] E tutti gli altri.

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