Letto su Lille Indymedia [in francese]
La notte dell’11 marzo, anniversario del disastro nucleare di Fukushima in Giappone nel 2011, abbiamo fatto una serie di graffiti lungo la linea ferroviaria dismessa Bar-le-Duc / Ligny / Gondrecourt, che fa parte del progetto di interramento nucleare CIGÉO. Nel villaggio dal nome ironico di “Les Castors”, vicino a Ligny-en-Barrois, abbiamo sabotato la linea con dei martinetti per contrastare i lavori previsti per la sua riassegnazione. La nostra azione è un piccolo contributo alla giornata nazionale di azione contro la continuazione del nucleare e per la fine immediata del nucleare, giornata alla quale le nostre amiche ed i nostri amici di Golfech hanno chiamato il 13 marzo.
Il nucleare non salverà il clima!
Alla fine del 2021, 10 anni dopo Fukushima, il governo Castex/Macron ha presentato il programma di transizione energetica “Francia 2030”. Al di là dell’annuncio greenwashing pro-industriale sulla mobilità elettrica o sulla creazione di parchi eolici industriali, “France 2030” è soprattutto l’annuncio del massiccio rafforzamento del programma nucleare francese. Comporta la costruzione di almeno 6 nuovi EPR, investimenti nei cosiddetti mini reattori – che sono attualmente sviluppati, tra gli altri, dal produttore di automobili e armi Rolls Royce – e l’avvio della costruzione di CIGÉO entro il 2030.
Nel frattempo, la Commissione europea ha presentato un progetto di legge per il rinnovo della “tassonomia verde”, in seguito alla pressione dello Stato francese. Questo significherebbe che l’energia nucleare sarebbe d’ora in poi considerata come energia verde. La ratifica di questa proposta significherebbe che il fondo d’investimento per la neutralità climatica potrebbe sovvenzionare l’energia nucleare in futuro. Una delle condizioni per questo sarebbe dimostrare che lo stoccaggio delle scorie nucleari è un’opzione funzionante. Una decisione rapida su questa questione è improbabile dopo l’annuncio di sfide legali da parte di diversi stati europei.
Lo diciamo chiaramente: una transizione energetica che continua ad avere come bussola la crescita economica e i profitti industriali non vale la carta su cui è scritta. Per noi è del tutto irrilevante se il pianeta viene distrutto dalle emissioni di CO2, dall’avvelenamento atomico o dalla guerra, dall’avvelenamento dell’acqua potabile o da altre miserie che il sistema capitalista genera.
Ci opponiamo al tentativo di opporre il movimento per il clima e il movimento antinucleare. Gli obiettivi dei movimenti ambientalisti sono inseparabili! Un compromesso con le strutture del potere economico per “rendere la terra solo un po’ meno inabitabile” non è accettabile.
La menzogna del nucleare verde è vecchia quanto il programma nucleare ed è stata contrastata dagli scienziati mille volte. Anche se l’uso dell’uranio come fonte di energia non emette molta CO2, questo non è vero per la sua estrazione, che avviene in miniere e utilizzando il carbone. Non è vero neanche per il suo trasporto via nave con combustibili fossili. Per considerare l’uranio “verde”, bisogna mettere da parte tutti gli effetti della sua estrazione, l’avvelenamento radioattivo del suolo e dell’acqua, le radiazioni permanenti emesse dai reattori e dagli altri impianti nucleari in tempi cosiddetti normali e le conseguenze di un eventuale incidente. Un altro punto cieco in questo calcolo è ovviamente l’impossibile gestione delle scorie dell’industria: lo stoccaggio delle scorie radioattive per migliaia di anni!
Ci sentiamo in dovere di dire alle abitanti ed agli abitanti del sud della Meuse: “No, non siete voi le fortunate ed i fortunati, sceltx per ospitare CIGÉO, il cuore di una transizione ecologica. Siete un danno collaterale accettabile del disastro nucleare in corso. Le vostre vite sono le perdite accettabili degli interessi della politica economica. Non è la prima volta nella storia che siete stati scelti per servire come discarica della nazione.”
SNCF = collaboratore nel disastro nucleare!
Contesto globale :
L’intera catena di produzione dell’uranio, l’arricchimento, l’uso civile e militare e lo stoccaggio richiede un trasporto costante dell’atomo. Gli attacchi alla compagnia ferroviaria statale SNCF sono politicamente rilevanti perché gioca un ruolo centrale nel funzionamento del programma nucleare. È strategicamente rilevante perché il trasporto è l’anello più debole della catena di produzione nucleare e offre molte possibilità di movimento oltre i siti, che per la maggior parte sono militarmente protetti.
Contesto locale :
Mentre le ferrovie si sforzano di eliminare gradualmente le linee non redditizie, è nel sud della Meuse, nella regione meno popolata del paese, che la linea Bar-le-Duc / Ligny / Gondecourt sarà rimessa in servizio. Con l’aiuto dei politici locali, questo viene venduto alla popolazione come una sorta di rafforzamento dell’infrastruttura di trasporto pubblico. L’unica vera ragione è il futuro progetto CIGÉO. Dalla piattaforma logistica di Gondrecourt, ANDRA prevede di iniziare il collegamento con la discarica di Bure entro il 2024. La sezione di collegamento gestita dalla SNCF è una base centrale per il trasporto di rifiuti radioattivi per ferrovia. Se la linea sarà un giorno aperta all’uso civile, sarà soprattutto per aumentare l’accettazione della popolazione locale e per legarla ancora di più al progetto CIGÉO.
Chiediamo ad attaccare i cantieri di questo collegamento fin dall’inizio e prima dell’inizio dei lavori! Chiediamo azioni decentralizzate il D-day, il giorno in cui iniziano i lavori fisici della sezione, azioni che si rivolgono alle attrezzature della SNCF e delle sue filiali, così come alle imprese che partecipano ai lavori, designandole così per quello che sono: attori dell’industria atomica.
I tre brigante
13/03/2022
Letto su iaata.info Contro la realizzazione di un sito di smaltimento delle scorie nucleari a Bure, le finestre dell’architetto Kardham sono state stellate È stato lasciato un graffiti : STOP... Lire la suite